Recensione

Recensione Diana & Lady D.Vai alla home
Melanie Fernandez Otero

La stagione teatrale 2017/2018 del Teatro di Locarno apre i battenti con un commovente musical: Diana & Lady D. A interpretare l'amatissima principessa di Galles è la talentuosa Serena Autieri che riesce, grazie alle sue doti canore, a trasmettere emozioni fortissime.

Lo spettacolo narra la travagliata vita di Diana Spencer, personaggio conosciuto mondialmente e amato soprattutto per la sua umanità e sensibilità. L'attrice, tramite la recitazione e il canto, riesce a far comprendere al pubblico in che modo la principessa ha vissuto l'avvicinamento alla famiglia reale e riporta alla memoria le diverse difficoltà che ebbe con essa e con se stessa.

La grande Autieri accompagnata da sei brave ballerine sono le uniche persone in scena, è quindi evidente che si tratta di un monologo alternato da canzoni e da scene di ballo. La protagonista dello spettacolo è riuscita in modo grandioso a interpretare il personaggio, o meglio a interpretare sia il personaggio di Diana che quello di Lady D. Infatti, l'attrice ci colpisce soprattutto perché è in grado di intercalare Diana, la donna fragile e con mille complessi, e Lady D, la donna nobile e sicura di sé. Inoltre, grazie alle sue straordinarie doti canore, la signora Autieri entusiasma il pubblico che di conseguenza s'immedesima meglio nel personaggio e si commuove molto. Oltre a lei sul palco vi sono sei brave ballerine che simboleggiano gli angeli custodi, i quali hanno il compito di proteggere Diana durante le sue crisi emotive. Peccato però che durante lo spettacolo il pubblico non riesca a cogliere questo messaggio, ma esso viene rivelato solo durante gli applausi dall'attrice stessa.

Personalmente, oltre a questo dettaglio, non mi piacciono molte scelte del regista Vincenzo Incenzo e del costumista. Innanzitutto, i costumi delle ballerine sono troppo stravaganti e perciò stonano con il resto della scenografia che invece è molto semplice e apprezzabile. Inoltre, penso che questi vestiti non aiutino il pubblico a capire l'identità delle attrici, ma la rende più confusa e difficile da decifrare. Poi, ho notato che vi sono molti cambiamenti di scenografia o di costume che richiedono l'abbassamento di un telo nero sul quale vengono poi proiettate alcune immagini. Questo distacco tra una scena e l'altra fa perdere molto il filo dello spettacolo nel quale le vicende della principessa non sono raccontate cronologicamente ed è quindi già di base molto confuso.

Infine, non ho apprezzato molto l'utilizzo delle luci poiché esse non riescono a valorizzare totalmente i magnifici vestiti che la protagonista indossa durante tutto lo spettacolo. Per esempio, avrei preferito una luce molto più diretta quando l'attrice indossava un vestito pieno di diamanti in modo che esso potesse risplendere in tutta la sua bellezza.

Nonostante tutti questi difetti non poco rilevanti, lo spettacolo riesce ad emozionare le persone presenti in sala che rivedono in Diana e nella sua fragilità loro stesse. La sensibilità e l'instabilità emotiva dell'uomo sono infatti temi legati ad ognuno di noi e sui quali tutto il musical ci fa pensare. Serena Autieri sarà sicuramente stata felice di ricevere un immenso applauso da parte di un pubblico che certamente è tornato a casa con la pelle d'oca per il suo talento e riflettendo sul mito di Diana Spencer.

 


Melanie Fernandez Otero - 3A, Liceo di Locarno

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