Attuale, reale, divertente ma superficiale. Questo è “Nudi e Crudi”, spettacolo teatrale diretto da Serena Sinigaglia con la partecipazione di Paolo Calabresi e Maria Amelia Monti nei panni dei coniugi Ransome.È il gioco dei caratteri e delle diversità che, esasperato da visite inattese, diventa sempre più esilarante con il proseguire dello spettacolo.L’opera è in grado di affrontare i temi della relazione uomo-donna, dell’amore, del rispetto coniugando la profondità di intenti con una presentazione leggera e divertente. La drammaticità delle nostre esistenze lineari e ripetitive, ancorate ad una dimensione materiale scialba e desolante, viene presentata senza scadere nella retorica più bieca o nella becera banalità.La Sinigaglia sceglie di accompagnare i paradossi presenti nello spettacolo con suoni di sottofondo, però...... però sono fastidiosi e superficiali. Disturbano la ricezione, cozzano in maniera seccante e incomprensibile con l’importanza dei temi presentati. Va bene la leggerezza, ma quella fine, ricercata, di qualità. Non di certo quella delle serie TV spazzatura importante dal nord America.Altra nota dolente è la recitazione di Amelia Monti la quale, nonostante l’evoluzione del personaggio, non muta in maniera significativa la dizione e l’attitudine della propria recitazione.Insomma, il cambiamento del personaggio non trova corrispondenza nella performance dell’attrice, e questo è un gran peccato.“Nudi e Crudi” è dunque uno spettacolo leggero con un copione con poco spessore. Interpretato con qualche difetto che rovina solamente la magia del teatro.
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