Recensione

Critica teatrale "Il bugiardo"Vai alla home
Samuele Martinoni

Nonostante le tre ore di teatro, "Il bugiardo", una divertente commedia scritta da Carlo Goldoni, ha una trama avvincente e spiritosa. Lo spettacolo, andato in scena al Kursaal di Locarno la sera dell’11 aprile 2016, è ambientato a Venezia. La città lagunare è riconoscibile non tanto dalle scenografie, ma soprattutto dai dialoghi fra i personaggi. La scenografia è composta da elementi geometrici neri e con uno sfondo di un cielo nuvoloso che cambia tonalità a dipendenza del momento. Per tutta la pièce gli stessi elementi scenografici s’intercalano per creare ora una piazzetta e ora il salotto di casa Balanzoni.
Solo in un momento, con l’aggiunta di due sedie, si è catapultati dentro una gondola.
La brillante commedia è diretta dall’attore-regista Valerio Binasco, che si è già confrontato con altre opere di Goldoni. “Il bugiardo” è interpretato da dieci attori, tra cui il comico italiano Maurizio Lastrico nei panni di Lelio, il personaggio principale.
La storia narra di Lelio, di ritorno a Venezia per incontrare il padre che non vede da vent’anni. In città assiste alla serenata di un timido innamorato, al quale Lelio si sostituisce e non si fa sfuggire l’occasione di presentarsi alle fanciulle come l’autore della serenata. Aiutato da Arlecchino, il servo, inventa a suo favore eventi e false verità. Al ritorno del padre di Rosaura e Beatrice, le due sorelle corteggiate vengono ingiustamente accusate di avere introdotto un estraneo in casa. Alla fine le bugie portano alla rovina di Lelio.
Le scene si susseguono talvolta lentamente e con una certa calma, mentre in altri momenti il ritmo ha un andamento sostenuto con risvolti inattesi e divertenti. Il linguaggio, più ricercato nella serenata e nel sonetto, è più colloquiale tra i personaggi. Uno degli aspetti interessanti è quello di caratterizzare gli interpreti attraverso il linguaggio, come per esempio Pantalone che parla in dialetto veneto, Arlecchino strascica le frasi e Brighella lascia inconcluse le parole. Non sempre è facile seguire e capire il discorso di questi tre personaggi, che comunque rendono i dialoghi divertenti e allegri.
Per tutta la pièce gli attori recitano ottimamente, catapultandoci in una coinvolgente storia d’amore e di menzogne che portano a riflettere.

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