Gioele Dix torna in scena con un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: che essa sia ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia personale e familiare dell’attore. In scena, chi parla sembra camminare sul filo sottile dell’Arte comica, in bilico tra realtà e finzione: si delinea uno spettacolo brillante in cui la consapevolezza e lucidità attoriale lascia trasparire la consistenza imponente del testo.
Gioele Dix si racconta in prima persona, raccogliendo frammenti dall’infanzia riallacciandoli attraverso la trama intricata del racconto epico per eccellenza: l’Odissea. La narrazione di Gioele Dix trae spunto dai primi quattro canti dell’Odissea, i meno conosciuti e frequentati. Il protagonista è Telemaco, figlio di Ulisse, e della sua ricerca del padre disperso. Durante questo viaggio il giovane prenderà consapevolezza di sé e del proprio destino.