Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon
traduzione Emanuele Aldrovandi
con Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Ginestra Paladino, Cinzia Spanò, Nicola Stravalaci, Daniele Fedeli, Davide Lorino, Marco Bonadei, Alessandro Mor
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino
durata 2h15min con intervallo

Con la sua pièce “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, riscrittura teatrale del romanzo best seller di Mark Haddon, Simon Stephens ha vinto sette Laurence Olivier Awards del 2013, al debutto newyorkese dell'autunno 2014 ha suscitato reazioni altrettanto positive a quelle londinesi; la produzione è stata candidata a sei Tony Awards, vincendone quattro, tra cui migliore opera teatrale e migliore attore protagonista ad Alex Sharp. Il dramma segue fedelmente la trama dell’originale, che segue le peripezie di Christopher, un quindicenne con la Sindrome di Asperger che decide di indagare sulla morte di Wellington, il cane della vicina. Il ragazzo capisce subito di trovarsi davanti a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, sapeva risolvere. Perciò incomincia a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher soffre di una forma di autismo e ha un rapporto molto problematico con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, non mangia se cibi diversi vengono a contatto l'uno con l'altro, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso degli altri... Scrivendo il suo libro giallo, Christopher inizia a far luce su un mistero ben più importante di quello del cane. Come è morta sua madre? Perché suo padre non vuole che lui faccia troppe domande ai vicini? Per rispondere a queste domande dovrà intraprendere un viaggio iniziatico che lo porterà molto lontano, fino al punto di stravolgere completamente la sua vita.

 

Il dramma segue fedelmente la trama dell’originale, che segue le peripezie di Christopher, un quindicenne con la Sindrome di Asperger che decide di indagare sulla morte di Wellington, il cane della vicina.

 

Il ragazzo capisce subito di trovarsi davanti a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, sapeva risolvere.
Perciò incomincia a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher soffre di una forma di autismo e ha un rapporto molto problematico con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, non mangia se cibi diversi vengono a contatto l'uno con l'altro, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso degli altri...

Scrivendo il suo libro giallo, Christopher inizia a far luce su un mistero ben più importante di quello del cane. Come è morta sua madre? Perché suo padre non vuole che lui faccia troppe domande ai vicini? Per rispondere a queste domande dovrà intraprendere un viaggio iniziatico che lo porterà molto lontano, fino al punto di stravolgere completamente la sua vita.

Recensioni a cura degli studenti

 

Associazione “Amici del Teatro di Locarno”, promuove il concorso di critica teatrale “Teatro di Locarno in ascolto” riservato agli studenti delle scuole superiori del locarnese.

Lo scopo è quello di sollecitare nei giovani spettatori lo spirito di osservazione, la capacità di analisi e di racconto di una rappresentazione vista a teatro, stimolandoli così a una partecipazione interattiva.

Gli studenti che assisteranno agli spettacoli in cartellone avranno la possibilità di scrivere un commento/recensione sul lavoro teatrale visto.

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