Due sposi corrono sul palco arrivando dalla platea: Charlotte (Gaia De Laurentiis) e Jeanmarc (Ugo Dighero) vivono a Parigi e si sono appena sposati. Vogliono raccontare al pubblico tutti gli incontri avvenuti prima del loro amore: ed è così che lei impersona cinque donne che corteggiano un uomo, e lui cinque uomini che corteggiano una donna. La dottoressa pessimista, quello che parla solo di lavoro, l’uomo rozzo, quella assatanata che vuole essere posseduta. Prima di arrivare all’happy end assistiamo a una serie incalzante di brevi incontri sentimentali che sono uno spasso.
Una commedia esilarante fatta di ritmo e divertimento: quando si cerca l’amore si attua spesso una ricerca fitta che porta a conoscere persone molto singolari. Per Charlotte e Jean-marc tutti questi incontri avvengono in casa e iniziano sempre alle 5. Uno schema che si ripete in modo incalzante facendo ridere lo spettatore con battute azzeccate.
Una regia semplice ma fresca e moderna, musiche della Banda Osiris. La recitazione di Ugo Dighero e di Gaia De Laurentiis è ottima, anche molto corporea: riempiono lo spazio con continui spostamenti e cambi d’abito, tra loro c’è intesa e forte sintonia. La scenografia di Matteo Soltanto è originale e allegra come lo spirito stesso di Alle 5 da me: un labirinto di travi irregolari e colorate che in scena fanno da ascensore, da ingresso, da scala, tavolo, divano e da camerino.
Una bella comicità che rilassa lo spettatore, puro divertissement in salsa francese per tornare a casa spensierati dopo essersi divertiti con tanti personaggi, situazioni e aspetti del carattere umano.